Razze

Gatto Norvegese, il felino che arriva dalle foreste delle Nord

Il Gatto Norvegese o Gatto delle Foresti Norvegesi è affascinante in ogni sua sfumatura. Indipendente, più di altri suoi simili, è tradizionalmente legato a varie leggende. C’è chi lo chiama il gatto dei vichinghi e chi quello degli Elfi che, come lui, abitavano i boschi del Nord e, come lui, avevano le caratteristiche orecchie a punta.

Le origini del gatto Norvegese

Il gatto Norvegese è una razza naturale tra le più antiche. Il suo vero nome è Norsk Skaukatt, gatto delle foreste del Nord. È alle terre da cui proviene che deve il suo maestoso aspetto, il pelo folto e impermeabile che gli ha permesso di resistere ai rigidi inverni dei paesi più gelidi.

Carattere e Caratteristiche

Un vero e proprio felino, autonomo e vivace, è un abile arrampicatore instancabile al gioco. Il gatto Norvegese è di taglia grande, simile al Maine Coon. Raggiunge con facilità gli 8 chili di peso, è robusto e dall’ossatura pesante. Il pelo è particolarmente folto sotto al mento; la caratteristica gorgiera lo fa sembrare un piccolo leone nei mesi invernali, quando la “criniera” è più abbondante. È una razza a pelo semilungo ma non necessita di cure particolari perché il suo pelo, liscio ma dalla tessitura ruvida non si annoda così facilmente. Basta quindi spazzolarlo una volta la settimana. Tipici della razza sono i peli nelle orecchie e sotto i cuscinetti plantari.

I colori

Nel gatto Norvegese sono ammessi quasi tutti i colori ad eccezione del colourpoint, la tipica colorazione del siamese e il chocolate. Tipico dei gatti Norvegesi è il color ambra, riconosciuto solo in tempi recenti.

Gli occhi dei gatti delle foreste norvegesi sono gialli, verdi, blu o caratterizzati dall’eterocromia e quindi diversi l’uno dall’altro per colore.

Curiosità

Sebbene la sua esistenza sia stata accertata già nel sedicesimo secolo, è nel 1936 che il gatto Norvegese fa il suo ingresso ufficiale in una mostra felina. E solo nel 1972 viene accettato come razza dalle associazioni norvegesi che iniziano a delineare i primi standard riconosciuti. Tre anni dopo, nel 1975, è ammesso nella Federazione Internazionale Felina, la FIFé e, a seguire, dalle altre. Oggi il gatto Norvegese è riconosciuto come gatto nazionale.

 

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