Comportamento

Cuccioli di gatto, come iniziare una buona socializzazione

In tanti hanno o hanno avuto esperienza con i cuccioli di gatto e un bravo proprietario, un po’ come un genitore, si preoccupa della sua socializzazione per far sì che la convivenza sia il più piacevole possibile, per il gatto e per noi.

Per il benessere dell’animale che vive con noi occorrerà utilizzare alcune accortezze che permetteranno una buona socializzazione nei gattini.

Sarà bene educare gradualmente il gattino ad essere accarezzato. Vediamo come!

Come accarezzare i cuccioli di gatto

Se avete dei cuccioli di gatto potrete iniziare, delicatamente e sempre con accortezza, ad accarezzarlo su tutto il corpo. Ogni singolo gattino andrà accarezzato e “manipolato” solo da sveglio, se possibile, in presenza della mamma.

Durante il sonno si sviluppa infatti l’ormone della crescita, si consolidano gli apprendimenti, le sinapsi ed è importante quindi non interrompere il sonno per favorire un corretto sviluppo cognitivo. I gattini hanno necessità di un maggior numero di ore di riposo. Svegliarli in continuazione potrebbe iperstimolare i piccoli, peggiorare la qualità del riposo e, di fatto, influire negativamente sullo sviluppo cognitivo, ponendo le basi per lo sviluppo di fragilità comportamentali.

Manipolare i cuccioli di gatto non significa prenderli in braccio in continuazione ma invitarli a venire da noi, rispettando i loro tempi e invitandoli al gioco, cercando interazione o più semplicemente, invitandoli a condividere con noi i momenti di relax.

Lentamente e gradualmente si procederà ad esaminare con il tatto ogni parte del corpo del gattino per insegnargli ad essere toccato ovunque, dalla testa alla coda. Sempre tenendo conto delle sue sensazioni e della sua individualità, rispettando le sue “richieste di interruzione”.

La percezione tattile

“La percezione tattile felina – spiega la Veterinaria Comportamentalista Silvia Gorrettasarà sempre un aspetto che non potremo mai comprendere fino in fondo. Questa percezione si sviluppa nella vita uterina e si affina attraverso l’accudimento costante di mamma gatta. Attraverso questo senso il gatto percepisce aspetti del mondo che ci circonda che probabilmente ci saranno sempre preclusi. Per questo è così importante adottare i giusti modi e tempi per effettuare le manipolazioni del piccolo felino. E non solo in tenera età.

Fondamentale è però capire che la percezione tattile nei gatti è completamente diversa da quella umana. Ci possiamo al massimo avvicinare ma è un mondo che ci è precluso perché non abbiamo lo stesso sviluppo dell’organo e della percezione tattile. Quindi per accarezzare un gattino ci vuole la giusta sensibilità.

Cuccioli di gatto: non sono tutti uguali!

Ovviamente la “manipolazione” dei cuccioli va differenziata a seconda dell’età del gattino e se il cucciolo è orfano o, invece, vive con la mamma. Ogni caso è diverso e la presenza o mancata presenza della mamma è un elemento che non può essere sottovalutato e che incide molto sull’esperienza del cucciolo e sulla sua socializzazione.

L’apprendimento

L’apprendimento dura tutta la vita ma inizia già nella pancia della mamma. Le emozioni, come la paura, vengono infatti apprese già durante la fase intrauterina. La paura per un gatto è un’emozione terribile (Provate a ricordarvi quando avete avuto paura l’ultima volta!).

La paura sarà meglio identificabile dal proprietario a partire dalla terza settimana di vita, quando le emozioni, nei gattini, iniziano ad essere più manifeste. Quindi sarà bene tener presente questo fattore e sapere che anche per questo il cucciolo affronterà le nuove cose con precauzione. Sarà importante, in questa fase, tutelarlo e sostenerlo durante le nuove esperienze affinchè conosca in maniera piacevole, ambienti, oggetti e altri animali, persone comprese.

Non tutto è genetica

Bisogna sempre considerare che ogni cucciolo di gatto è diverso dall’altro e che ogni gattino ha le sue caratteristiche. Se avete avuto la fortuna di osservare una cucciolata di gattini, avrete notato come alcuni soggetti siano più cauti e riflessivi, altri più estroversi e curiosi, altri ancora timorosi o spericolati. Tutto questo, in parte, è dato dalla genetica e dall’epigenetica, il resto è esperienza. Per questo motivo è importante che il gattino possa conoscere una varietà di stimoli differenti, in modo piacevole e tutelato.

Gli umani e il cucciolo

Per i cuccioli è importante non solo l’interazione con i propri simili ma anche quella con gli esseri umani.

Per un gatto uomo e donna non sono la stessa cosa. Sono due esseri completamente distinti, con caratteristiche e soprattutto odori diversi. Tornerà quindi utile che in fase di crescita il gattino venga a contatto con entrambi i sessi, evitando sempre le sovraesposizioni.

Quanto più si riesce a variare tanto più il gattino può trarre benefici. Ovviamente però le interazioni con gli uomini devono risultare gradevoli per i cuccioli di gatto e un’interazione non corretta può avere effetti tutt’altro che positivi. Le esperienze negative, infatti, portano un gatto sulla difensiva e perchè un gattino possa considerarsi ben socializzato è essenziale che possa trarre piacere ad interagire con l’altro.

L’apprendimento è un processo che continua tutta la vita. E proprio perchè l’apprendimento è costante la socializzazione può modificarsi nel corso del tempo. Non basta interagire con il gattino, è necessario interagire nel modo corretto, ovvero assecondando le sue necessità e le sue emozioni, in ogni fase di crescita. Soprattutto, è importante capire che ogni gatto è diverso dall’altro e ognuno di loro può aver bisogno di attenzioni diverse, sia da cucciolo che da grande.

 

 

Articoli correlati