Storie

Storia (felice) di Notte, gattina senza occhi.

Notte è una gattina senza occhi. Non è nata così ma ha potuto guardare il mondo solo nel suo primo mese di vita per via di una rinotracheite infettiva che le ha colpito entrambi gli occhi. Il nome lo deve al suo mantello nero ma soprattutto al buio che accompagna i suoi giorni dai primi passi. Il nome lo deve a chi l’ha salvata con amore e dedizione: la Dott.ssa Speranza Galeazzi.

Quando tutto è iniziato

La Dott.ssa Speranza Galeazzi ha trovato una richiesta di aiuto sui social, una richiesta importante perché Notte aveva due occhi enormi completamente fuori dalle orbite. Già non vedeva più perché l’infezione era ormai talmente estesa da ricoprire l’intera superficie dei bulbi oculari. Speranza si è allora offerta di prenderla per poterle dare la possibilità di vivere e di vivere una vita normale.

La gattina deve essere operata

La situazione era tutt’altro che semplice. La gattina era troppo piccola per affrontare un intervento chirurgico così invasivo. Eppure, questa sembrava l’unica ipotesi possibile per poterla salvare prima che l’infezione si espandesse ulteriormente. Notte era in tutto e per tutto una gattina normale. E come la maggior parte degli animali non si lamentava mai.

L’intervento

I suoi occhi che sporgevano di almeno cinque centimetri fuori dalle orbite non erano però la normalità. Era molto magra ma mangiava regolarmente e i suoi occhi si sporcavano continuamente di cibo perché finivano nelle ciotole prima del musetto. Andava operata. Il prima possibile, nonostante il rischio. La Dott.ssa Galeazzi decide di farla operare da un esperto veterinario oculista, il Dott. Ugo De Faveri, che seppur riluttante per la tenera età della gattina (poco più di un mese e 400 grammi di peso) riesce ad eseguire il delicato intervento alla perfezione.

Notte è salva

Nel post operatorio non insorgono nuovi problemi e la gattina riprende la sua vita normale, fatta di gioco, cibo, relax e tanta interazione con gli umani.

La gattina prende da subito confidenza con il suo nuovo stato (a cui tra l’altro era già abituata da un po’) e gioca come qualsiasi altro cucciolo di gatto. Inseguendo palline, topini, correndo da una parte all’altra, nascondendosi.

La capacità di adattamento

Gli animali hanno una capacità di adattamento nettamente superiore a quella di noi umani e Notte è una prova vivente. Inizialmente prende qualche musata qua e là ma in poco tempo riesce a prendere le misure degli spazi e a riconoscerli. Come abbiamo già visto, i gatti hanno un importante strumento che li aiuta nell’agilità dei movimenti: le vibrisse e sono queste ad aiutare la gattina nel muoversi senza problemi.

La vita normale di Notte

Notte non solo gioca come una qualsiasi gattina vedente ma adora arrampicarsi e adora le altezze. E soprattutto, adora appollaiarsi sulle spalle di Speranza e di chi le fa visita in ambulatorio. Certo, si muove con cautela quando sale come una scimmietta perché noi umani non restiamo immobili, ci sediamo, ci alziamo e lei percepisce perfettamente il cambio d’altezza. Ma se gli offrite un tiragraffi alto fino al soffitto non esita a mettercisi in cima. Ovviamente scende da sola, senza problemi!

Notte oggi

Vi raccontiamo questa storia perché anche i grandi problemi dei nostri animali che sembrano insormontabili possono risolversi. Le giuste cure e gli interventi ben eseguiti possono permettere ai gatti un’alta qualità della vita, nonostante tutto. Oggi Notte ha quattro anni e vive nell’ambulatorio della Dott.ssa Galeazzi, con Silvestro, circondata dai tanti animali che vengono in visita e dai tanti affezionati clienti che passano a Veterinaria Populonia anche solo per una carezza, che fa sempre bene, a loro e alla gattina.

 

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