Salute e Benessere

Come tagliare le unghie al gatto senza errori

Ti sarai chiesto più volte come tagliare le unghie al gatto senza fargli del male e, magari per paura di commettere errori, lo hai evitato o, giustamente ti sei rivolto al tuo veterinario di fiducia. Tagliare le unghie ai gatti è una pratica abbastanza semplice ma bisogna utilizzare mani ferme e qualche accortezza. Prima di prendere confidenza con la zampicure, fai tutte le domande che ritieni opportune al veterinario che sicuramente ti insegnerà a farlo nel modo corretto. Se hai già un po’ di pratica ma cerchi conferme, continua pure a leggere l’articolo.

Dalle unghie dei gatti può uscire sangue?

Le unghie dei gatti sono vascolarizzate, hanno quindi una parte viva in cui scorrono i vasi sanguigni. È proprio questo il motivo che frena tanti proprietari nel tagliare le unghie al proprio gatto: la paura di tagliare i vasi sanguigni. A differenza di molti cani però (che spesso hanno le unghie più scure) tagliare le unghie ai gatti è più semplice. Questo anche perché la parte viva è più visibile e si riconosce facilmente per il tipico colore rosa.

Come tagliare le unghie al gatto

Dunque la cosa fondamentale è non tagliare la parte rosa, ricca di vasi sanguigni ma solo la parte acuminata dell’unghia. Tendenzialmente i gatti non amano che si tocchino loro le zampe e questo rende il taglio un po’ più difficile. Tenere il gatto fermo è importante per non sbagliare. Prima di tagliargli le unghie prendete quindi dimestichezza nel toccargli le zampe e cercate di cogliere il momento giusto per lui, evitandogli stress.

Effettuate una leggera pressione sui polpastrelli in modo tale da tirar fuori gli artigli e poter distinguere bene tra la parte da tagliare e la parte vascolarizzata.

Gli strumenti giusti

Sebbene le unghie dei gatti siano meno resistenti di quelle dei cani occorrerà utilizzare gli strumenti più adatti. Come tagliare le unghie al gatto dunque? In commercio si trovano delle tronchesine apposite che effettuano un taglio netto e che non fanno quindi pressione sull’unghia rischiando di romperla. Evitate le classiche forbicine: taglierebbero poco, sfibrando l’unghia. Come se vi tagliaste male le unghie e sentiste il bisogno di usare una lima per porvi rimedio. Una buona alternativa è il tagliaunghie, a patto che non sia di quelli più piccoli. I veterinari dispongono di matite e polveri emostatiche capaci di fermare il sangue di un taglio di artigli mal eseguito. In questo caso non esitate a contattare il vostro veterinario di fiducia.

Tagliare le unghie fa male?

La zampicure non fa male purchè si sappia come tagliare le unghie al gatto. Non è una pratica da confondere con la rimozione degli artigli che è tutt’altra cosa! Il controllo delle unghie è essenziale. Soprattutto se il gatto fa solo vita da appartamento e non ha un tiragraffi, gli artigli possono crescere molto. La crescita eccessiva degli artigli può provocare danni ai cuscinetti. O far sì che le unghie si spezzino in modo sbagliato o che si impiglino, causando inutili ferite. È importante non trascurare lo sperone, il “quinto dito” posto lateralmente sulle zampe anteriori del gatto.

Ogni quanto tagliare gli artigli?

Finora abbiamo parlato di unghie ma quelle del gatto sono tecnicamente degli artigli, degli elementi acuminati che si trovano all’estremità delle zampe. Gli artigli del gatto sono retrattili, come avrete più volte notato quando fanno “la pasta”. Sono molto importanti per i gatti e hanno la loro specifica funzione. Non vanno mai rimossi ma solo tagliati e tenuti sotto controllo. La crescita delle unghie è diversa in ciascun gatto e, tendenzialmente, sono quelle anteriori che avranno bisogno di essere tagliate più spesso perché crescono più in fretta.

È molto probabile che il vostro gatto, dopo il taglio delle unghie, possa sentire il bisogno di un tiragraffi. Cercate quindi di provvedere anche a questo!

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